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Eventi al MAS - Museo d'Arte dello Splendore Giulianova () - Italy
![]() | Virgilio GUIDI | La "Fondazione Museo d'Arte dello Splendore" di Giulianova (Te), presenta L’Opera grafica, opere dell'artista Virgilio Guidi, a cura dello Staff del MAS. La mostra rimarrà aperta dal 21 Dicembre 2004 al 20 Febbraio 2005, con il seguente orario: dalle ore 10.00 alle 13.00 (antimeridiano) e dalle 15.00 alle ore 17.00 (pomeridiano) - Lunedì chiuso. |
GUIDI E LA GRAFICA ![]() Ancora più arduo risulta stabilire la reciprocità o la misura della dipendenza ditali linguaggi con le immagini di un artista che appare soprattutto un pittore, un artista cioè che affida sostanzialmente al colore la manifestazione della propria proposizione visiva. L’atteggiamento personale era quello di un rapporto complesso e controverso, a volte pieno di diffidenza irritante, altre volte di ironica accettazione, sempre tuttavia con quella misura fatta di coscienza delle cose e di valutazione relativa che era tipica di Guidi, mai disposto ad affidare se stesso a qualcosa di specifico e definitivo, e tuttavia sempre in grado di coinvolgere la propria personalità in situazioni espressive nuove e a volte azzardate, spesso insufficienti ma necessarie ad un tempo. Si scopre così come, pur con una sorta di noncurante distacco, Guidi abbia prodotto negli ultimi quarant’anni della sua vita oltre trecento opere grafiche, sperimentando tutte le tecniche, dalla litografia alla serigrafia, dalla fotolito all’incisione calcografica. Quale sia stata l’autonomia espressiva di Guidi nell’ambito di codeste tecniche e quale la misura del proprio riconoscimento in ciascuna di esse è difficile dire. Il suo atteggiamento di diffidenza nei confronti delle tecniche grafiche era di volta in volta motivato o dalla insufficienza espressiva delle stesse, o per la manipolazione delle immagini che si verificava in taluni procedimenti. Personalmente venivo chiamato da Guidi ”l’uomo del bianco e nero” perché lo stimolavo a realizzare soprattutto incisioni all’acquaforte. E ciò perché ritenevo che la rispondenza più completa delle sue immagini avvenisse attraverso questo procedimento, non soltanto per una maggiore e più diretta partecipazione dell’artista, ma anche e soprattutto perché l’acquaforte, nella sua scarna essenzialità, meglio riusciva a restituire quel clima di sapore metafisico del suo mondo espressivo. Alcuni elementi caratterizzanti il continente immaginativo di Guidi risultano infatti perfino più comprensibili nelle sue incisioni all’acquaforte. Mi riferisco in particolare alla concezione della luce e dello spazio. Nelle incisioni infatti, l’irrealtà, o meglio l’atemporalità della luce guidiana, risulta accentuata negli abbacinanti biancori della carta ed è palpabile la sensazione del suo nascere dal puro segno che al tempo stesso la sprigiona e la contiene. La definizione del suo spazio, poi, o del suo spazialismo come s’è scritto, appare più agevole nelle incisioni perché si comprende come esso non costituisca una formula ma un concetto complesso al quale concorrono appunto la stessa luce, il segno e il colore, per il raggiungimento di una situazione di universalità fatta di profondità sconfinate, di condizione mentale purissima, di energia cosmica. Le litografie e le serigrafie “guidiane” risultano naturalmente ed immediatamente più accattivanti, perché qui l’artista esprimeva forse meglio la sua concezione “goethiana” del colore in un rapporto che egli stesso definiva “morale”. Tuttavia, anche se potrà forse apparire stupefacente, ritengo che, quanto meno per l’aspetto specifico del segno di Guidi sulla lastra, e per le capacità dello stesso segno a determinare le valenze della luce, il rapporto di Guidi con l’incisione calcografica sia rilevante e in grado di mostrare nuove e non immaginate frontiere di purezza. Non intendo tuttavia dire che Guidi fosse un grafico ma semplicemente rimarcare come, attraverso questi procedimenti, vengano sottolineati ed esaltati due elementi importanti della visione poetica di Guidi, che sono per l’appunto la luce e lo spazio. E come, pur probabilmente solo attraverso l’istinto piuttosto che il mestiere, egli abbia saputo trovare una misura di rispondenza eccezionale con le possibilità espressive della grafica e dell’acquaforte in particolare, impiegando qui solo due colori purissimi quali il nero intenso del segno e il bianco abbagliante degli spazi intoccati sulla lastra. Di certo si può affermare che qui il segno è il suo segno, lo spazio il suo spazio, la luce la sua luce. Venezia, 1978-2004 Enzo Di Martino |
Giulianova turistica. Ammirevole e splendente città di mare, si estende lungo la fascia costiera per circa 5 km e ogni anno risorge tra il Tordino e il Salinello sempre più energica e scintillante per accogliere con ancora più onore e impegno i tantissimi turisti che visitano Giulianova e il suo territorio.
Venirci a trovare è davvero semplice. Giulianova è nel bel mezzo d’Italia, a Nord di un Abruzzo costiero dalle innumerevoli risorse turistiche e ambientali. Giulianova si raggiunge via Autostrada A 14 - uscita Giulianova, oppure in treno con la comoda stazione ferroviaria, o ancora in aereo atterrando nel moderno Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, Giulianova è distante appena 50 chilometri.